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Il Brasile verso l’apertura del settore petrolifero
La presidente del Brasile, Dilma Rousseff, dopo aver dichiarato giorni fa di essere disposta a rivedere la legislazione che regola la presenza di operatori stranieri nel settore brasiliano degli idrocarburi, ha deciso di proporre una nuova formula che ridimensiona il ruolo della nazionale Petrobras nei bacini pre-salt.
Attualmente, Petrobras ha l’obbligo di partecipare almeno al 30% e di guidare il consorzio che sfrutta tali bacini. I pre-salt, che si trovano sotto le acque dell’oceano a largo delle coste del Brasile, rappresentano una fonte di ricchezza alla quale il paese non può rinunciare. La legge restrittiva per gli operatori stranieri ha causato un rallentamento, se non proprio il rifiuto, degli investimenti d’oltre confine. L’annuncio della Presidente è giunto mentre una nuova proposta di legge è al vaglio del Senato.
Tuttavia, la manovra della Rousseff per sottrarsi alle pressioni economiche e politiche, provenienti soprattutto dall’esterno, potrebbe accendere una ulteriore controversia interna. Infatti, la revisione della legge sullo sfruttamento dei pre-salt era una delle principali questioni che si prospettavano sullo sfondo delle azioni dell’opposizione, che minacciava la Presidente con l’arma dell’impeachment.
di Paolo Balmas
Fonte: Transatlantico
http://www.transatlantico.info/2016/economia/il-brasile-verso-lapertura-del-settore-petrolifero
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